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Il volume raccoglie saggi che affrontano il tema dedicato alla presenza, significato e ruolo dei sensi nelle opere di Dante e in quelle ispirate al suo capolavoro: la Commedia. Le prime due sezioni gravitano intorno al senso della vista - di particolare importanza come strumento della conoscenza nell'esperienza onirico-visionaria della Vita Nuova e in quella simbolico-allegorica e filosofico-teologica del viaggio salvifico della Commedia. Inoltre, vi si indaga sulla poetica della visione e sui suoi legami con l'intelletto e la memoria. Successivamente si passa alla dimensione stilistico-retorica delle visioni dantesche e la loro resa nelle traduzioni, nonché alle questioni connesse alla problematica etica ed estetica della percezione visiva. Inoltre, l'attenzione di alcuni studiosi si focalizza sul valore, soprattutto figurato e simbolico, dei sensi diversi dalla vista, come 'gusto', 'tatto' e 'olfatto', meno esplorati dalla critica dantesca. Non mancano neppure i contributi i cui autori legano il termine 'senso' a una più ampia gamma di significati che confluiscono nell'ambito della sensualità e delle sensazioni. Il libro si conclude con i saggi che appartengono alla sfera della ricezione artistico-letteraria delle opere di Dante e esaminano la presenza del capolavoro dantesco in rapporto ai sensi in campi artistici diversi: letteratura, cinema e arti figurative.